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PROGETTO PEDAGOGICO

EDUCARE NON VUOLE DIRE ISTRUIRE

chi istruisce sa tutto e sta sempre sopra di me.....avvolte sa cose che a me non interessano e che io poi dimentico....

chi educa sta alla mia altezza....ascolta ed è  interessato a quello che io dico o so fare....è più divertente e si possono condividere anche le piccole cose.... si apprende in due, si scoprono più cose, ci si emoziona, si ride spesso......nulla si dimentica vivendo...

PREMESSE

 I bambini sono dotati di straordinarie potenzialità di apprendimento e di cambiamento, di molteplici risorse affettive, relazionali, sensoriali, intellettive, che si esplicitano in uno scambio incessante con il contesto culturale, sociale e ambientale in cui vivono. Ogni bambino, individualmente e nella relazione con il gruppo, è portatore di una sensibilità ecologica verso gli altri e verso l’ambiente ed è costruttore di esperienze a cui è capace di attribuire senso e significato.
Il bambino, come essere umano, possiede cento linguaggi, cento modi di pensare, di esprimersi, di capire, di incontrare l’altro e l’ambiente attraverso un pensiero che intreccia e non separa, le dimensioni dell’esperienza.” I cento linguaggi sono metafora delle straordinarie potenzialità dei bambini, dei processi conoscitivi e creativi, delle molteplici forme con cui la vita si manifesta e la conoscenza viene costruita. I cento linguaggi sono da intendersi come disponibilità che si trasformano e si moltiplicano, nella cooperazione e nell’interazione tra  i diversi linguaggi, tra bambini, tra bambini e adulti, tra bambini ed ambiente.

 

 Ogni bambino, come ogni essere umano, è costruttore attivo di saperi, competenze ed autonomie, attraverso originali processi di apprendimento, che prendono forma con modalità e tempi unici e soggettivi nella relazione con i coetanei, gli adulti e l’ambienti. Il processo di apprendimento privilegia le strategie di ricerca, confronto e compartecipazione; si avvale di creatività, incertezza, intuizione, curiosità; si genera nelle dimensioni ludico, estetica, emozionale, relazionale e spirituale e propone la centralità della motivazione e del piacere dell’apprendere.

FINALITA’

Il nostro progetto pedagogico 0-6, si rivolge a bambini dai tre mesi ai 6 anni senza esclusioni di sesso, etnia, religione, cultura e provenienza sociale, avvalendosi e arricchendosi delle diversità, rispettoso della unicità' di ogniuno.

Il nostro è un servizio educativo che si fonda sul valore dell’interazione, costruisce la cultura dell’infanzia, promuovendo il diritto dei bambini alla cura, al rispetto, all’educazione e all’apprendimento.
I nostri progetti sono spazi collettivi dove si vive e si esercita la democrazia, il diritto, il dovere, la responsabilità dei piccoli e dei grandi, si condivido spazi, materiali, tempi, routine, esperienze nella relazione con gli altri bambini e con adulti.
Il nostro progetto educativo 0-6, si avvale di un specifico modello didattico e gestionale , rispettoso e stimolante dell’età e alle singole attitudini di ogni bambino, che assicura nel tempo una continuità pedagogica.

OBIETTIVI

L’ascolto attivo tra adulti, bambini e ambiente è premessa e contesto di ogni rapporto educativo. L’ascolto è un processo permanente che alimenta la riflessione, l’accoglienza e l’apertura verso di se e verso l’altro; è condizione indispensabile al dialogo e al cambiamento. E’ il punto di partenza e di arrivo della ricerca e del progetto educativo.


La ricerca rappresenta una delle dimensioni essenziali di vita dei bambini e degli adulti, una tensione conoscitiva che va riconosciuta e valorizzata. La ricerca compartecipata tra adulti e bambini è prioritariamente una prassi del quotidiano, un atteggiamento esistenziale ed etico necessario per interpretare la complessità del mondo, dei fenomeni, dei sistemi di convivenza ed è un potente strumento di rinnovamento in educazione. La ricerca fonda la qualità professionale, e si propone come elemento di innovazione pedagogica. Nella ricerca ogni scoperta è vissuta e avvalorata tutte le volte nel suo contesto, non viene intesa come dogma, ma come punto di partenza. 


L’osservazione e la documentazione è parte integrante e strutturante del progetto educativo e della didattica, in quanto rende espliciti, visibili e valutabili la natura e lo sviluppo dei processi di apprendimento individuali e di gruppo dei bambini e degli adulti, rendendoli un patrimonio comune nel tempo.

 

METODO

 La progettazione della didattica, degli ambienti, della partecipazione, della formazione, dell’organizzazione del personale, crea l’azione educativa, che non si basa su programmi o modelli predefiniti, ma è capace di modificarsi e adattarsi in relazione all’evolversi delle persone presenti. È una strategia di pensiero e di azione, rispettosa e solidale con i processi di apprendimento dei bambini e degli adulti, che accetta il dubbio, l’incertezza, il confronto e l’errore come risorse e si realizza attraverso una stretta sinergia tra l’organizzazione del  lavoro e la ricerca educativa. Lo sviluppo di un valido Progetto Pedagogico deve prendere in considerazione nella totalità la piccola persona, il piccolo e il grande gruppo di bambini, il tutto richiede l'appoggio di una professionalità competente, flessibile ed attenta, capace di adattarsi, proporsi ed evolvere, partendo da una chiara e precisa base di conoscenza: un Progetto didattico "su misura" in grado di adattarsi alle singole esigenze, di ogni piccolo ospiti e della sua famiglia, da coordinare con il macro progetto educativo che rappresenta i valori e le coordinate delle azioni. Per questo ogni tre mesi sono previsti precisi momenti di supervisione, revisioni e accomodamenti dei progetti.

 
La valutazione è un processo strutturante l’esperienza  educativa e gestionale. Il processo valutativo appartiene alla totalità degli aspetti della vita scolastica, quali apprendimento dei bambini, professionalità del personale, organizzazione e qualità del servizio, viene inteso e proposto come opportunità per riconoscere e per negoziare i significati e le intenzionalità del progetto educativo e si configura come azione pubblica di dialogo e di interpretazione. 

La partecipazione è il valore e la strategia, che qualifica il mondo dei bambini, degli educatori e dei genitori, che ci permette di condividere lo stesso progetto educativo; valorizza e si avvale dei cento linguaggi dei bambini e degli esseri umani, intesi come pluralità di punti di vista, richiede e favorisce la mediazione culturale e si articola in una molteplicità di occasioni e iniziative per costruire il dialogo e il senso di appartenenza ad una comunità. Stimola in tutti i protagonisti il senso di presenza, consapevolezza, responsabilità in ogni azione compartecipata. I bambini, i genitori e il gruppo educativo possono imparare a comunicare, ad avere rispetto e fiducia reciproca, a condividere uno stesso spazio e uno stesso operato. 

Tutti gli adulti presenti nel gruppo educativo, i genitori e i nonni partecipano, vivono e fanno loro lo spazio nido ed ogni uno di loro con il proprio ruolo educa e sostiene un unico progetto educativo.

 

le nostre maestre:

programmano

presentano

osservano

documentano

facilitano

aggiustano

ricominciano.....programmano.............................

il nido è quel luogo dove giocando, mangiando, dormendo, correndo, scherzando, discutendo, copiando, confrontando,...... apprendo ogni giorno chi sono io e chi è l'altro

dato che la mia identità si crea da quello che gli altri mi rimandano di me......prima di avere un idea di me puoi aspettare che sia io a dirtela?....ti consigli di aiutarmi a capire cosa mi piace fare... così io ti dimostrerò chi sono....autonomamente nel confronto con l'altro e con te..........

ricordati che io apprendo e sperimento in ogni momento anche senza di te.....osservami ti posso insegnare quello che sapevi fare ma che hai dimenticato diventando grande........

nel nostro nido si sperimenta e si approfondisce quello che sappiamo fare meglio perché è quello che ci piace e ci diverte.....se non ti è chiaro ti vorrei ricordare che noi siamo tutti diversi.....e non vogliamo fare e sapere le stesse cose.......

il nostro OBIETTIVO è SPERIMENTARE :

la realtà che ci circonda la realtà che è dentro di noi....

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